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Festa di Sant’Anna a Ischia, tra riti e folklore

Tra tradizione e riti la Festa a mare agli scogli di Sant'Anna ad Ischia ogni anno rinnova la magia, incantando migliaia di turisti da tutto il mondo.

Una baia in festa, un’intera isola in festa. Tra religione e folklore, miti e riti. Per uno spettacolo senza tempo che esalta il legame con il mare, che qui è naturalmente ancestrale, e con la vita, che si rinnova (anche) per intercessione della santa. E ancora: un inno all’estate e alla bellezza, ai piedi del Castello Aragonese che diventa sfondo privilegiato, e poi assoluto protagonista, di una serata che Ischia attende per un anno.

Quello che devi sapere sulla festa del 26 luglio nella baia di Cartaromana

La Festa a mare agli scogli di Sant’Anna va in scena il 26 luglio nello specchio d’acqua della baia di Cartaromana, che diventa un grande palcoscenico. A sfilare sono le grandi barche allegoriche costruite in settimane di appassionato lavoro creativo dalle associazioni del territorio, eredi di una lunga tradizione artigianale e artistica.
Una giuria qualificata sceglie la più bella, insieme a premi collaterali che ricordano grandi figure del passato e, naturalmente, a un premio che arriva dal gradimento del pubblico. Un pubblico composto da migliaia di persone assiepate lungo il pontile di Ischia Ponte e sugli scogli: sono gli spettatori entusiasti di ciò che avviene sul mare, una coreografica e variopinta danza di forme e figuranti, raccontata con una conduzione quasi radiofonica, con sketch musicali e grandi ospiti in successione. Ma non finisce qui: gli spettatori sanno che l’acme della serata coinvolge il Castello, che a un tratto prende fuoco, come per incanto, nel cuore della notte. Rievoca così – per effetto di una simulazione spettacolare – gli antichi incendi degli incursori saraceni. Maniero e pendici dell’isolotto diventano rosso fuoco, sulle inconfondibili note di “Blue Dolphin” del compositore Stephen Schlaks, ormai – per acclamazione popolare – colonna sonora per antonomasia dell’evento. Il tutto prima dello spettacolo piromusicale, mirabolante conclusione della Festa: vi assiste il popolo delle barche e dei gozzi, vi assistono isolani e turisti lungo le strade o, ancora, chi si ritaglia un posto sulle terrazze di alberghi e ristoranti, fino alla collina di Campagnano. Da lassù, la festa è una suggestione.

Tra tradizioni e storia: un evento quasi secolare

Ma questo resta, soprattutto, un evento che affonda le radici in una profonda devozione popolare. Le sue origini risalgono al 1932: fu lì che la tradizione divenne Festa. E la processione dei pescatori, che conducevano mogli e figli partorienti alla chiesa di Sant’Anna, incastonata nella baia, chiedendo grazia di un parto sicuro e sereno divenne a un tratto una sfida di creatività, un rito collettivo che avrebbe animato le estati di Ischia. I gozzetti iniziarono ad abbellirsi, tra ghirlande colorate e piccoli ex voto: poi divennero barche allegoriche e, oggi, zattere giganti con cui gli artisti ischitani amano rappresentare, con fantasia e talento, piccole e grandi storie, impreziosendole con l’allestimento scenografico. Tutt’intorno la festosa partecipazione del popolo dell’estate, che consuma parmigiane di melanzane e angurie, in un’orgia di sapori e profumi che contagiano più generazioni e che si avviano nei giorni precedenti la Festa, quando il borgo di Ischia Ponte vive la sua vigilia di tuffi e aperitivi, preghiere e processioni, compresa quella in barca, con le partorienti che partecipano alla messa nella chiesetta, il 25 luglio, nel pomeriggio. Con le mani in preghiera, si chiede alla santa di proteggere la vita che verrà, chiedere una tregua ai dolori del travaglio, pregare perché la gravidanza vada a buon fine o affinché addirittura arrivi la dolce attesa, quando si fa troppo attendere. Poi arriva la Festa, e il mare s’incendia di bellezza.

Tutto pronto per la 92esima edizione della festa ad Ischia

Quest’anno la Festa a mare agli scogli di Sant’Anna celebra la sua 92esima edizione. In attesa della pubblicazione del programma ufficiale, con il cast artistico e le associazioni coinvolte nella costruzione delle barche, è il caso di organizzarsi al meglio per vivere uno degli eventi più identitari del cartellone dell’isola d’Ischia, e non solo. Per coglierne il senso, occorre non limitarsi al cuore della serata-clou ma catturare le suggestioni della lunga vigilia dell’evento, vedendo le barche allegoriche prendere forma sulle spiagge dell’isola o nel mare di Ischia Ponte e magari rimboccandosi le maniche, all’indomani della Festa, per prendere parte a “Operazione Sant’Anna”, il grande contest di pulizia della baia organizzato dall’area marina protetta Regno di Nettuno. Perché da qualche anno la Festa è pensata per avere un impatto minimo sugli ecosistemi. Nel pieno rispetto della bellezza dell’isola.

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